Quanto la valutazione di una farmacia può durare nel tempo?
NON C’È METODO CHE TENGA: BASTA UNA LEGGE O UN DECRETO E LA VALUTAZIONE ATTRIBUITA ALLA FARMACIA CAMBIA IN FRETTA.
PROVIAMO A RIPERCORRERE IL CALENDARIO DAL DECRETO STORACE A QUELLO BERSANI, DAL “CRESCI ITALIA” DI MONTI ALLA LEGGE CONCORRENZA. PERCHÉ TUTTO DIPENDE DALLA POLITICA.
di Matteo Oberti
«BUONGIORNO DOTTOR OBERTI, RIENTRATO DALLE VACANZE? QUEST’ESTATE IN SPIAGGIA MI CHIEDEVO, LEGGENDO TUTTI I SUOI ARTICOLI SUL VALORE DELLA FARMACIA, SE LA NUOVA VALUTAZIONE CHE LEI PROPONE NON FOSSE FIGLIA DEL CAMBIAMENTO. Ma allora, questa valutazione “nuova” per quanto tempo sarà ancora “nuova”?».
Buongiorno a lei, caro dottore. Il concetto di “nuovo” mi è ben chiaro, ma che cosa risponderle, se non che non dipende da me e neanche da alcun altro operatore. È la politica, che con Leggi o Decreti, può cambiare la fisionomia del nostro settore. Con regole del gioco di volta in volta differenti può far variare sia i conti economici, sia gli asset patrimoniali. Mi spiego meglio, ripercorrendo la storia normativa che ha visto protagonista la farmacia negli ultimi 15 anni.
Estate 2005
Chi si ricorda dov’era quel 26 luglio? Personalmente ricordo benissimo che acquistai Il Sole 24 Ore e andai sotto l’ombrellone a legge- re tutti gli articoli del quotidiano economico che spiegavano molto bene sia il Decreto Storace, sia le sue concrete attuazioni. Valutazione delle farmacie: grande confusione nell’autunno seguente, perché non si capiva fino a che punto la scontistica “selvaggia” liberalizzata da Storace avrebbe impattato sui conti economici, sia in termini di fatturato, sia di redditività, e poi a seguire, di conseguenza, sul valore della farmacia.
Estate 2006
Chi si ricorda dov’era il 4 agosto? Personalmente ricordo benissimo che acquistai Il Sole 24 Ore e andai sotto l’ombrellone a leggere tutti gli articoli del quotidiano economi- co che spiegavano molto bene sia il Decreto Bersani, sia le sue concrete attuazioni (ho volutamente fatto copia e incolla, perché fu proprio questa la sensazione che provai a distanza di un anno: “déjà vu”). Valutazione delle farmacie: negli anni a venire il mercato si fermò, come congelato, in attesa di capire quale potesse essere l’evoluzione delle aperture delle parafarmacie.
Inverno 2012
Chi si ricorda dov’era il 3 gennaio? Personalmente, non essendo estate, gli ombrelloni erano chiusi e così non ricordo di preciso dove fossi. Però corsi lo stesso in edicola (seppur internet fosse all’epoca già molto sviluppato rispetto alle epoche precedenti), perché preferisco sempre sfogliare le pagine cartacee piuttosto che consultare i siti internet.
Valutazione delle farmacie: il “Cresci Italia” di Monti previde l’apertura di oltre 5.000 nuove farmacie; poi il numero fu rivisto e i tempi lunghi della burocrazia fecero sì che oggi, a distanza di oltre 7 anni, le aperture siano intorno al migliaio. Però, soprattutto nei primi 18-24 mesi successivi alla pubblicazione della Legge, ci si affannò a capire dove potessero avvenire le nuove aperture e si iniziò a diversificare i prezzi tra quelle con e senza concorrenza.
Estate 2017
Chi si ricorda dov’era il 4 agosto? Personalmente ricordo benissimo che acquistai Il Sole 24 Ore e andai sotto l’ombrellone a leggere tutti gli articoli del quotidiano economico che spiegavano molto bene sia la Legge sulla Concorrenza, sia le sue concrete attuazioni (giuro, è l’ultimo copia e incolla… però non potevo non farlo, è pure lo stesso giorno undici anni dopo). Valutazione delle farmacie: è ancora presto per capire esattamente l’evoluzione dei prezzi, ma chi mi segue sa perfettamente come la penso, ossia che i valori delle farmacie debbano essere personalizzati.
Tirando le somme
Quindi? Quanto può durare la “nuova” valutazione? In attesa di “nuove” Leggi o Decreti, possiamo tranquillamente ipotizzare mesi. Forse addirittura anni? Beh, dipende. È appena caduto il governo e si è accampata una nuova coalizione, dunque nuovo Esecutivo con nuovi ministri. Il nostro, quello della Salute, è Roberto Speranza del LeU, il partito dell’indimenticato Bersani. Corsi e ricorsi storici? Ma dobbiamo ricordare che siamo in Italia, dove tutto è possibile, nel bene e nel male.
D’altronde, ormai siamo abituati alle cose che “non durano”. Pensiamo alle batterie dei nostri cellulari o al nuovo modello di telefono che fa subito invecchiare quello che avevamo appena acquistato, e così gran parte dell’elettronica. A proposito ho trovato in cantina, mettendola un po’ a posto durante le vacanze, la vecchia consolle Intellivision, ancora perfettamente funzionante. Chissà se le nuove Play Station saranno altrettanto longeve…
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