Parliamo dell’entrata del capitale nella proprietà della farmacia
AI TITOLARI INDIPENDENTI NON PIACE L’IDEA DI DOVER COMPETERE CON LE CATENE DEL CAPITALE E COSÌ SI MIRA A MODIFICARE LA LEGGE SULLA CONCORRENZA. MA ONESTÀ CI IMPONE DI ESSERE OBIETTIVI: QUESTA LEGGE HA PERMESSO (E PERMETTE) A MOLTI COLLEGHI DI RISOLVERE TANTI PROBLEMI FAMILIARI ED EREDITARI .
di Matteo Oberti
“ALLORA, MARIO, RICAPITOLANDO: SEI TITOLARE DELLA TUA FARMACIA DAL 1978, IN CASO DI VENDITA PUOI SCE- GLIERE, INSIEME AL TUO POTENZIALE ACQUIRENTE, SE CE- DERE L’AZIENDA O, MEDIANTE CONFERIMENTO IN SOCIETÀ, SUCCESSIVAMENTE CEDERE LE QUOTE. A QUESTO PUNTO SO GIÀ LA TUA DOMANDA: QUANTE TASSE PAGHERÒ?”.
“Esatto, Matteo, mi hai tolto le parole di bocca: come hai fatto, sei un indovino?”. “Ma va là Mario, non sono un indovino, è che tutti, giustamente, dovendo e potendo scegliere, vogliono sapere pregi e difetti di entrambi i metodi”.
Incomincia così la telefonata periodica che con Mario solitamente faccio all’inizio dell’autunno o alla fine dell’inverno, ossia nelle mezze stagioni, perché, essendo lui il titolare di una graziosa farmacia con doppia stagionalità, quando ha il carico di lavoro non pensa mai a vendere, ma appena calano gli ingressi in farmacia e, quindi, gli in- cassi, si agita e si informa sui prezzi, sulle valutazioni e sulla vendita. Ma poi tutte le telefonate finiscono così: “Va bene, Matteo, grazie, ci faccio una pensata e poi ti dico”, e non lo risento più per mesi. Ma questa volta è diverso.
Agosto, piena stagione, sono in vacanza e i nostri uffici sono chiusi per ferie, ma resto sempre reperibile sul cellulare. “Mario Farmacia…”, appare sullo schermo e, incuriosito, rispondo: “Mario, come stai, tutto ok?”. “Matteo, Matteo, presto corri in farmacia, notizia bomba!”. “Mario sono all’estero con la famiglia, anticipami qual- cosa al telefono: cos’è successo?”. “Ho appena trasformato la farmacia da ditta individuale a Srl, così ho “pulito” il bilancio, ho immesso capitale fresco e adesso posso vendere serenamente, anzi voglio vendere subito: corri!”.
Questo è un esempio, ma potrei farne molti altri, come quello di Carlo, di cui a breve vi racconterò, e di come la Legge sulla Concorrenza, che ha aperto al capitale la proprietà delle farmacie, non abbia portato soltanto pericolosi nuovi competitor, ma abbia anche aiutato i colleghi titolari a mettere a posto le situazioni patrimoniali e familiari delle farmacie.
Carlo, appunto, è un farmacista titolare capace e intraprendente che, approvato il Decreto Bersani che concedeva non soltanto l’apertura delle parafarmacie, ma consentiva anche alle società dei farmacisti titolari di possedere fino a 4 farmacie, ne ha subito approfittato e creato un piccolo gruppo.
Ora, passati un po’ di anni, si sente meno capace di contrastare la concorrenza, meno sicuro di voler rischiare capitali propri e risorse accumulate a fatica e con grande merito e, di conseguenza, avrebbe ben gradito l’ingresso in farmacia dei suoi 3 figli. Ma ciò non è sta- to possibile, perché soltanto uno è farmacista e, per non creare situazioni da “figli e figliastri”, neppure al figlio laureato fu permesso l’ingresso in società. A gennaio del 2018 creò, tra i primi in Italia, una Srl titolare delle sue 4 farmacie, coinvolgendo così finalmente tutti i figli. “Dottor Oberti ho risolto ansie e problemi, vado in pensione sere- no e felice”. “Mi fa molto piace- re, collega, però non si dimentichi di me nel caso i suoi figli vogliano aumentare il numero di farmacie e comprarne una quinta”.
A parte la battuta finale, situazioni come quella di Mario e quella di Carlo, magari con piccole o gran- di differenze, ma comunque simili nella sostanza, ve ne sono tantissime. La creazione di una società di capitale che permetta l’ingresso nella proprietà della farmacia a soggetti non laureati, per esempio
figli, mogli oppure mariti, ma an- che soci “occulti” e finanziatori, può risolvere annosi problemi finanziari, può rasserenare il clima familiare, rendendo più equa la di- visione del patrimonio tra i parenti e, infine, anche in funzione di una vendita, può facilitare la pulizia del bilancio di una ditta individuale dai costi “figurativi” del titolare. Siamo entrati in una nuova fase, cari colleghi: ormai non è più il tempo per rimpiangere un passato che non tornerà, ma questa è la bella notizia è il momento di approfittare dei lati positivi delle nuove leggi e dei tempi moderni.
Però, scrivendo, mi è venuto un sospetto: non è che chi ci governa -“lupus in fabula”- conosceva in anticipo pregi e difetti della Legge 124/2017?
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